
Henri Rousseau (Fra) 1844-1910
Nato il 21 maggio 1844
a Laval (Francia) e morto il 2 settembre
1910 a Parigi. Fu uno
degli artisti più originali e fuori dagli schemi
nella Parigi di fine Ottocento e inizio Novecento.
Pittore e musicista autodidatta, lo chiamavano “il
doganiere” perché lavorò per anni come riscossore
delle tasse al dazio comunale di Parigi. Ha iniziato a dipingere a 40 anni da
autodidatta. Per anni i critici gli
rinfacciano di non aver seguito studi
regolari all'Accademia di Belle Arti e lo
considerano un artista di scarso talento.
Negli ultimi anni della sua vita la sua
visione da sogno e da favola viene compresa
da alcuni intellettuali che iniziano una
rivalutazione critica, apprezzando
l'atmosfera da fiaba popolare dei suoi
dipinti.

"Les Joueurs de
Football" - olio su tela,
cm. 100,3x81,1 (1908) - Guggenheim Museum New York. |
Nel primo
decennio del Novecento il rugby football riscuoteva
un grande successo a Parigi: era normale per
Rousseau, vedere partite più o meno improvvisate,
nel Bois de Boulogne, il grande parco situato nella
periferia occidentale della città."
Danilo Comino - Storico dell'arte
(ART&FOOTBALL)
"Sorge spontaneo chiedersi, di fronte a questo
quadro intitolato Giocatori di calcio di Henri
Rousseau, perché l’uomo al centro dell’opera stia
tenendo in mano la palla. È forse scontato che si
tratti di rugby? La palla potrebbe essere ovale e il
secondo giocatore con la tuta a righe rosa e blu
sembra sbracciarsi per riceverla, mentre il
giocatore a sinistra, in rosso e giallo, sembra aver
perso la sua occasione di afferrare e atterrare
l’avversario con la palla in mano.O forse sta
facendo quello che spesso fanno i giocatori di
calcio, ovvero lo sta strattonando per la maglia? O
forse c’è un’altra spiegazione.
Nell’eccentrico mondo naïve immaginato da questo
primitif, le regole non esistono, tutto è possibile
e questo è semplicemente come Rousseau ha immaginato
lo sport del calcio.
Solamente lo sguardo lucido di Cornelia Lauf,
autrice della scheda dell’opera che compare sul sito
del Guggenheim Museum di New York, dove il quadro è
conservato, ha riconosciuto nell’uomo in pigiama,
così lo definisce la Lauf, un giocatore di rugby.
Dunque, perché l’opera non è stata intitolata I
giocatori di rugby?
Come ha osservato lo studioso americano Roger
Shattuck in “The Banquet Years”, l’assenza di
qualsiasi tipo di nozione di movimento in questo
incantevole dipinto è data dalla mancanza di ombre.
Nonostante il cielo sia limpido, i protagonisti non
proiettano alcuna ombra. Shattuck sottolinea
inoltre, ironicamente, come i due giocatori in
giallo abbiano i capelli biondi, mentre quelli in
blu i capelli scuri, tutti hanno i baffi, ma i
colori delle calze sono alternati."
Philip Rylands (Direttore museale e storico
dell’arte).
Ai giorni nostri la pittrice belga Sophie Daxhelet,
grande ammiratrice di Henri Rousseau, ha ridisegnato
a modo suo il lavoro di Rousseau immaginandosi il
giocatore di rugby che fugge dal un dipinto per
esplorare la città di New York, incontrando una
vasta gamma di personaggi e paesaggi. Un grande
omaggio al mondo di Henri Rousseau e a New York. |
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Altro parallelismo curioso con Henri
Rousseau è quello dell'artista irlandese
contemporaneo Tony Gunning. Anche lui ha lavorato
alle dogane iniziando alla stessa età di
Rousseau per poi iniziare a 45 anni
l'attività artistica, proprio come il
francese. Come
artisti autodidatti entrambi hanno in comune
un'ingenuità che li ha portati a trovare il
proprio stile individuale. Ecco il dipinto
che Gunning ha dedicato al rugby. |

Terenure
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